Composizione Chimica: il travertino è una roccia sedimentaria di origine chimica, cioè originatasi per precipitazione di CaCo3 proveniente da acque ricche o soprassature di Ca ( HCO3)2 solubile nell’acqua.

La caratteristica vacuolare del travertino, è dovuta al fatto che durante la sedimentazione del periodo del Pliocene, nel bacino di travertino di Tivoli e Guidonia era ricchissima di vegetazione che veniva imprigionata e incrostata dalla continua sedimentazione di CaCO3. Questi vegetali, andando in decomposizione, lasciavano dei fori che contribuivano a dare origine alla caratteristica vacuolare del travertino.
A cosa è dovuta la colorazione nei travertini? Se un CaCO3 avesse la possibilità di sedimentare senza esse disturbato da agenti esterni, il travertino assumerebbe una colorazione bianchissima, ma raramente si verifica questa particolare condizione. Molto spesso la sedimentazione del CaCO3 viene disturbata da agenti esterni, come per esempio, inondazione temporanea di un corso d’acqua, che ne altera le caratteristiche facendo assumere al travertino vari colori, dal paglierino al nocciola, al marrone scuro.

Caratteristiche. I travertini più scuri hanno caratteristiche tecniche superiori a quelle dei travertini più chiari. Ci sono alcuni tipi di travertino scuro che hanno un coefficiente di usura per attrito radente, uguale e talvolta addirittura inferiore a quello dei marmi propriamente detti. Per concludere sono proprio queste caratteriste di compattezza, tenacità ed elasticità e allo stesso tempo, che fanno del travertino un materiale adatto all’impiego nei più svariati usi.